Sulla ragione.

[Esperimenti post-poetici v 1.0]

Sulla ragione.

Quando un corpo si incontra con l’altro
disse una voce lontana,
le cose ci appaiono per quello che sono.
Immanenti. Sensuali.
“Vattene!” Gli rispose un’altra.
“No! Io resto”

E disse ancora con voce sorridente:
“Se questa è la fine di un ordine,
la caduta della ragione anche solo per un dì
il mondo troverà qualcosa per cui,
in tutti questi anni,
è valsa la pena esistere”

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Inarrivabili

[…] Quando il cielo è pronto per lunga notte

siamo anime nomadi che rispondono senza indugio:

una piccola fiamma e siamo come fuochi d’artificio.

Molteplici nei nostri colori.

Inarrivabili.

Jack il Mago.

Suonerà familiare, ma eravamo dalle parti del club quando ci siamo incontrati, carichi come fucili a pallettoni, pronti a esplodere alla prima carica. La reunion era fissata per una certa ora, più che certa incerta, tra le ventitré e l’una di notte di fronte al nuovo posto.
Quale nuovo posto? Un posto nuovo, musica nuova, gente nuova, dicevano. Il flyer non lo ricordo.
Noi siamo e saremo la prova vivente che spingere gli eccessi fino al limite è una pratica giusta e divertente, per quanto anche sana.
Il problema è che non avevamo pianificato gli eventi della serata. O almeno lo avevamo fatto in parte, ma non credo lo ricordassimo.
Lasciate che mi presenti. Mi chiamano Jack. Jack il Mago. Non chiedetemi perché. Forse per quel cappello a punta alla Harry Potter con su scritto Jagermeister, o forse, per le magie che ogni tanto eseguo, come far sparire bicchieri di vodka e farli riapparire vuoti, trovare e distribuire sostanze in situazioni dove nemmeno lucignolo ci sarebbe riuscito. Continue reading

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Liberamente da zut, una poesia contro il vecchio e il male.

“[…] Quando il caso
la coincidenza fortuita
o il nostro diletto
produrranno le mirabili condizioni
della vostra morte
sapremo procurarvela
con tutto l’amore che
abbiamo per la nostra vita.”
Ora e sempre antifa.

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L’inganno.

Ingannati dalla musica siam ora ben lontani dagli stati di prima, e lei è sempre presente. Non son bugie, ne menzogne, ma l’inganno è tratto e non ci si può sottrarre. Ci rivela chi siamo e la nostra potenza. Ci sussurra incertezze, semina sensazioni, ci avvicina uno con l’altra. Un attimo prima sei qualcuno, un attimo dopo sei tutt’altro.

Ci disordina i piani, crea qualche timore e qualche paura; ma poi è li a conforto, ti prende per mano e ti ama. Come lei non lo fa nessuno.

Ecco che allora ti si avvicina, si insinua piano piano e come d’incanto stai amando e sei amato. Frutto delle sue abilità è la tua compagna, amica, amante, sorella. I sogni ad occhi aperti sembran veri, prova che l’inganno è in atto, inutile sottrarsi. Inutile provarci.

Ma è un inganno piacevole, uno di quelli che cambia le carte in tavola, le regole del gioco, ed ecco che di tante cose ne plasma una grande e meravigliosa. Evocativa di cose d’ogni genere, è proprio quel suo spirito maligno che ci attrae così tanto, che fa si che muoviamo i nostri corpi a ritmo per tutta la notte, felici per i sogni evocati, ebri del ritmo, consci dell’inganno.

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Pronti ad andare ovunque.

La notte si appresta, la luna si estrania.

In questo circolo indistinto sono attratto da tutto cio che è e che non è.

I corpi si uniscono i movimenti si intrecciano: cerchi a spirale fanno di un tutto un uno, presenti e coscienti di quello che ci attende.

L’infinito ci aspetta, la musica ci inganna, siamo pronti ad andare ovunque.

Musica!

 

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Corpi desideranti.

Alcuni discorsi li riprendo di continuo, e a volte mi ripeto. Ma son sicuro che spesso aggiungo cose nuove, e i miei post, come me, crescono.

Io forse lo sento più di altri, non so darne spiegazione, ma i corpi mi comunicano tantissimo. Mi emoziono davanti l’attrazione che esercitano uno sull’altro, mi commuovo vedendo quanta energia esprimono quando cè spontaneità. Il corpo, infatti, può essere creazione, coscienza, sovversione, pornografia, intreccio, erotismo. Intuizione, felicità. Qualsiasi cosa quando a mediare cè di mezzo il desiderio.

Provo ad essere conciso, dilungarsi non serve: siamo corpi desideranti che esprimono la loro potenza nel loro desiderio. Facciamo del desiderio (e la bellezza che ne scaturisce) il nostro fine e dei corpi il nostro mezzo.

Coscienti di questo e felici delle nostre interazioni (corporee e non) combattiamo le forze del vecchio e del male, quelle forze che ci allontanano dagli altri (intesi come corpi e come menti), che ci rendono nemici, che creano terrore. Quelle forze che stabiliscono la ragione, definiscono la morale, idolatrano il conscio perché non conoscono altro. Quelle forze che ci vorrebbero vecchi, docili, lavoratori perché impauriti dalla nostra bellezza, non consci di essere preistoria.

Spargetevi e desideratevi ovunque, prendetevi per mano e sorridete. Perché da qui nasce la bellezza, in ogni sua forma. (E quando acclamavo “Cercate la bellezza ovunque!“, beh, credo che forse, in qualche sua forma, l’ho trovata.)

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P=R

La notte porta consiglio, e ogni tanto qualche  intuizione.

Un mondo oggettivo che autonomamente va avanti, non esiste. Esiste solo un enorme agglomerato di mondi soggettivi che si intrecciano in relazioni, dette vita.

Questo è ciò che ci porta, attraverso l’intuizione, a dare una semplice quanto completa definizione della realtà: che la realtà è percezione, e la percezione (qualunque essa sia, alterata o no) è realtà. Perché il mondo che va avanti è solo il “mio mondo” che va avanti, quello che percepisco. Per me. Come il tuo o il suo o il vostro o il di lei mondo, è l’unico mondo che esiste, quello percepito dai vostri sensi, che va nella direzione che voi desiderate.

P=R, R=P; una semplice formula.

Per questo la rivendicazione di alterazioni di coscienza non per fuggire dalla realtà ma per percepirne di diversa, altra, alterata, è l’unica linea possibile.

Musica!

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This is our Dynamis

La potenza delle nostre generazioni è infinita. E quando parlo di potenza, non parlo di potere, o almeno non del potere di comandare, quel potere gerarchico che crea verticalità, ne potenza come “più forte di”, o “forza” in senso lato.

Parlo di quel potere inteso come i greci, saggi e avanguardia della storia, hanno sempre attribuito al concetto di potenza: potenza di un atto, possibilità di manifestazione, potenzialità intrinseca di un soggetto, che si esprima o no.

Siamo espressione di potenza infinita perché siamo in grado di plasmare la nostra realtà a nostro piacimento. Continue reading

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Praticando liberazione.

Spargetevi per le strade, organizzate le vostre rivolte, partecipate nei vostri luoghi di lavoro, nelle vostre università, nei vostri centri sociali.

Disperdetevi nei luoghi dove l’aggregazione collettiva è spontanea, radicale, sovversiva, e producete conflitto e gioiosità. Per poi rivedersi nelle strade.

Che nessuno abbia paura di vivere il presente > la liberazione è un esercizio quotidiano.            b/sogno

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Trasformiamo tutto

<< Blocchiamo autostrade, occupiamo stazioni, invadiamo teatri, violiamo le zone rosse del silenzio con comportamenti radicali perché o proviamo a trasformare tutto o saremo invisibili e muti per sempre. >>

Nicola, TPO.

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