Walker.

Ciò che sono da sempre mi sfugge
ma ogni tanto mi sovviene.
Ritrovatomi nel cuore dell’edificio borghese
mi sento sconfitto
sommerso dal vecchio e dal male.
Cammino tra i walkers
e da essi mi sento pedinato.
Più mi insinuo e più capisco
più sguardi incrocio e più mi interrogo
ed è proprio in questo punto
che il ruolo mi sopraggiunge
qui nella fitta rete degli sciacalli
ora so cosa devo fare.
Non essere timido ma forte e deciso
semina dubbi anche senza consensi
esprimi il tuo essere in tutte le sue forme
trasformati nella differenza che impaurisce
le anime di chi ti osserva
innescando dinamiche che cambiano il mondo.
Conscio di essere un calcio in culo
nei cuori dei vecchi e dei malvagi.

This entry was posted in Flussi creativi, Sovversione. Bookmark the permalink.