Paul /Concorso Letterario parte 2

Testimonianza n 27
Paul: Li ho conosciuti attraverso una amica comune. Si una sera, mi sembra, a Londra credo. Ma cominciammo ad uscire insieme solo mesi dopo, a Roma, ad una di quelle serate di musica elettronica. Una rivoluzione della mente.
Ho sempre avuto una predisposizione ad essere solare, ma un’energia così positiva mai l’avevo provata prima d’allora. Sono persone allucinanti e Jester in qualche modo faceva da collante a tutto il gruppo. Anzi a più di un gruppo.
Mi prendeva sempre per culo (ride), mi diceva che ero da internare. Continuava a ripetermi che ero da manicomio statale, che avrebbero dovuto rinchiudermi in qualche cella di isolamento, che ero da quarantena. Che aveva creato un mostro (con me intendo).
Che a causa mia la pazzia sarebbe dilagata per le strade e che la sanità mentale della gente era in serio pericolo.
La verità è che senza di lui tutte le cazzate che ho fatto non mi sarebbero mai venute in mente.
Una notte sotto ad una cassa tra una sostanza ed un’altra, con un sorriso mai visto mi prese da parte e mi disse: “Se tutte le persone fossero come noi, il mondo sarebbe un luna park”.

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