Fear and paranoia in somewhere.

Tante cose mi sono oscure nella vita, forse addirittura troppe.
Ci sono momenti in cui vorrei tornare indietro, ma quei momenti sono decisamente pochi e di breve durata.
Altri che mi commuovono con facilità.
Altri, come quando metto in spalla lo zaino grande per cambiare posto, città, persone, beh questi mi fanno sentire libero, libero come mai non mi sono sentito in tutta la mia cazzo di vita.
Comincio a scoprire nuovi segreti e misteri del viaggiare. Sembra incredibile, ma il mondo è piccolo, e pieno di gente veramente fantastica. Ci sono persone che sono pronte ad ospitarti per una notte o a darti una mano se ne hai bisogno in ogni dove, anche nelle città più piccole, o nei luoghi che definiresti impensabili.
C’è gente che non lo diresti mai, ma si sbatterebbe per te e andrebbe fin in capo al mondo.
Voglio raccontarvi una storiella divertente.  Continue reading

Posted in Flussi creativi, Flussi di Coscienza | Comments Off on Fear and paranoia in somewhere.

Video sull’aggressione fascista.

Beh, ragazzi che dire, siete bellissimi!!! Vi mando un saluto dal Kopi di Berlino, che ha appena vissuto una settimana di azioni e concerti in giro per la città.

Linko qui il video di youtube.

Potete anche scaricarlo qui!!! Share it! 

Posted in Flussi di Coscienza | Comments Off on Video sull’aggressione fascista.

Be Positive because Smiles make conflict! (era “la vita è una cosa meravigliosa”)

Vi voglio raccontare una storia, una cosa che mi è successa qualche giorno fa e che mi ha lasciato veramente tanto.
Ma prima è arrivato il momento di riassumere velocemente che cazzo sto facendo in giro per il mondo:
Dopo una breve permanenza di circa 20 gg a Barcelona, città del demonio come ho già descritto in un precedente post, sono partito a trovare un paio di amici a Madrid.
Sarei dovuto rimanere tre giorni, ma una serie di eventi (tipo la mia febbre a 39 -.-) mi hanno incastrato a Madrid per quasi 2 settimane.
Dopo di che capito che il piano originale di tornare a Barcelona non avrebbe funzionato ho deciso di mettermi in viaggio per San Sebastian, con il mio amico Andrea di Madrid.
A San Sebastian ho lasciato Andrea e le splendide spiagge spagnole per Biarritz.
Poi per una coincidenza del cazzo, tipo che c’era uno sciopero dei treni in Francia e quando loro scioperano paralizzano il paese, mi sono ritrovato su di un treno per Parigi, perché era l’unico treno che mi avrebbe portato da qualche parte lontano da Biarritz.
A questo punto preso dalla voglia di viaggiare mi sono comprato un Inter Rail Pass per 22 gg.
Sono stato a Montpellier, Strasbourg, Hamburg, e in fine a Copenhagen, meta sognata sin dall’inizio del mio viaggio.
Copenhagen è una città fantastica, ma altrettanto cara. E’ la città di Christiania e del suo fallimento, è la città dell’Ungdomshuset e della reazione allo sgombero da parte della polizia Danese di circa 3000 compagni e più da tutta l’Europa, reazione che ha portato a 4 giorni di guerriglia urbana in mezzo le strade, per un totale di circa 700 arresti. Ma la città ha preso fuoco per più 72 ore.
E’ anche la città della piccola sirenetta sul porto, e tante altre belle cose, come le donne più belle d’Europa (quasi tutte bionde).
Ma è anche la città dei sorrisi, della gentilezza, della comunione tra le persone.

E a questo punto vorrei raccontarvi ciò che mi è successo: potrà sembrare una cazzata, ma per me rappresenta in pieno ciò che cercavo fuori dal nostro triste paese.

Continue reading

Posted in Flussi di Coscienza, Sovversione | 1 Comment

Il fascismo non è un’opinione! La regola del fascista è che se vedo un punto nero sparo a vista.

La vicenda della sapienza ha qualcosa di incredibile.
Non di certo l’aggressione fascista, a quello negli ultimi anni siamo abituati (sopratutto a Roma). Neanche alle armi usate, come mazze chiodate o coltelli – lame di vario genere – si sa, i fascisti si muovono con i coltelli nelle tasche, pronti a sguainarli come cani in ogni evenienza. Nemmeno le varie versioni trapelate dai media mainstream, con foto che non dicono niente, opinioni e fatti magari mai accaduti.
L’incredibile è come le reazioni politiche e quelle della gente comune continuino ad essere così tolleranti nei confronti di chi fa apologia di stampo fascista, di chi usa violenza, intolleranza, razzismo, repressione come armi politiche, di chi inneggia al duce nelle piazze romane sventolanti bandiere azzurre e tricolori dopo la vittoria del sindaco fascista (perché lui non è neo fascista, lui è uno di quelli old school).
Il fascismo non è un’opinione.
Basta con questa equidistanza così stomachevole, che paragona chi crea conflitto tutti i giorni nelle strade, nelle scuole, nelle università, nei quartieri, negli spazi occupati, con chi invece decostruisce democrazia, inneggia alla violenza, veste magliette nere con scritto "nel dubbio mena" ed agisce con spranghe, coltelli, catene e quant’altro.
Con gente che rinnega la storia e guarda indietro al ventennio fascista come alternativa sociale ancora valida, nega le deportazioni, predica razzismo e xenofobia come soluzione del precariato, non c’è equidistanza che tenga.
In uno stato civile democratico come il nostro viene dichiarato come statuto fondamentale che la legge è uguale per tutti. Politici, politicanti e quant’altro fanno del concetto di legalità la loro bandiera, il loro percorso formativo. Vorrebbero che fosse anche il nostro percorso formativo, quello dell’aberrazione giornaliera, quello del lavoro salariato e sfruttato, quello dell’obbedienza, del rispetto delle regole, della tristezza e della legalità come forma di controllo. Ebbene, nei confronti dei fascisti la legge da applicare è una sola e recita così:
L’unico fascista buono è quello steso per orizzontale, morto e sotto terra. Almeno da morto non puzza.

Solidarietà totale ai compagni feriti, fermati e arrestati. Emiliano libero subito!
Topi schifosi tornate dalle fogne da cui venite.
Un commento antifa da una Kobenhavn fantastica.

Posted in Sovversione | Comments Off on Il fascismo non è un’opinione! La regola del fascista è che se vedo un punto nero sparo a vista.

I topi escono dalle fogne, aggressione fascista alla Sapienza.

Ecco che i fascisti a roma, legittimati da una nuova roma fascista, nelle mani di Alemanno e i suoi squadristi, escono dalle fogne con bastoni, coltelli, armi di diverso genere aggredendo dei compagni a San Lorenzo mentre attacchinavano dei manifesti per un’assemblea studentesca che se sarebbe tenuta il giorno dopo. 

Da global project la notizia più dettagliata:

Martedì 27 maggio 2008 14:30 Roma, La Sapienza – Aggressione neonazista

Più di 2000 studenti in corteo per la città.

Global Project Roma

Verso le 13.00 di questo pomeriggio è avvenuta, all’entrata dell’Università La Sapienza, un’aggressione da parte di un gruppo di neonazisti nei confronti di alcuni studenti che stavano attaccando dei manifesti per promuovere un’assemblea, prevista per oggi pomeriggio, in risposta all’annunciata presenza di Roberto Fiore alla Facoltà di Lettere.

A seguito dell’aggressione, compiuta con spranghe e catene, sono state interrotte le lezioni e si è istituito un presidio composto da molti studenti e docenti della Sapienza per denunciare pubblicamente l’accaduto. In questo momento sono tre i giovani, appartenenti ai collettivi antifascisti, ricoverati in ospedale.

Gli studenti dei collettivi antifascisti nei giorni scorsi si sono mobilitati contro la concessione del preside di Lettere allo svolgimento di un’iniziativa organizzata da una sigla universitaria legata a Forza Nuova riuscendo, attraverso l’occupazione della presidenza, a farne ritirare il permesso.

Di fronte ai fatti di oggi gli studenti chiedono le dimissioni del preside di Lettere Guido Pescosolido colpevole di aver dato agibilità politica a chi fa del razzismo, della violenza e delle aggressioni ai danni del diverso, del migrante, degli omosessuali la propria pratica politica.

 

Posted in Sovversione | Comments Off on I topi escono dalle fogne, aggressione fascista alla Sapienza.

Nessuna Dipendenza, ma Nessuna Proibizione… contro il proibizionismo io decido per me!

Nessuna dipendenza nessuna proibizione!
Questo è il nostro motto, e in parte ciò che voglio…
Perché io voglio tutto, tutto ciò di cui ho b/sogno.
Questo è il nostro sogno, tifando rivoluzione.

Dopo qualche strofa moooolto divertente/originale [-.-], vorrei fare alcune riflessioni sul proibizionismo.
Il proibizionismo è dannoso. Punto a capo.
Tralasciando la concezione per il quale ogni essere umano ha il diritto di autodeterminarsi nella maniera che crede migliore, quindi lo slogan "Giusto o sbagliato non può essere reato", e tralasciando tutte le situazioni losche e pericolose che il proibizionismo alimenta, come la micro/macro criminalità, mafie e via dicendo, vorrei mettere a fuoco uno dei motivi cardine per il quale il proibizionismo sulle sostanze stupefacenti non ha ragione di esistere: è pericoloso per il consumatore.
Il proibizionismo parte dal principio che fare uso di sostanze non è legale. Quindi agisce o cerca di agire nella direzione della prevenzione al consumo, sensibilizzando la persona nel non utilizzo e marcando gli effetti negativi e dannosi della sostanza. Inutile dire che:
A – Il proibizionismo ha miseramente fallito, perché tutte le genti di tutte le parti del mondo si drogano, con il sorriso e in abbondanza!
B – La sua azione preventiva e sensibilizzativa in realtà non è altro che un modo per iniettare paura nei corpi della gente, cercando di limitare il più possibile la formazione di stili di vita "altri" rispetto ai canoni di obbedienza e schiavitù lavorativa, dando alla figura del "drogato" una figura completamente distorta, alienato, isolato, emarginato, impaurito, che si rifugia nelle sostanze per "non pensare ai propri problemi", pericoloso, cattivo.
Come in tutte le cose i cattivi ci sono pure qui, tra i <<drogati>>, ma io sono un <<drogato>> (secondo i canoni del proibizionismo) che si diverte un casino con una marea di amici, e che anzi nei momenti di "consumo" è ancora più felice, conosce ancora più persone, diventa amico di tutt* e sorride al mondo intero, divertito, emozionato. Ora l’idea del drogato cattivo alienato ed emarginato non so dove l’abbiano presa, di certo non faccio parte di quella categoria, io come tante e tante persone che fanno uso di sostanze in maniera consapevole.

   Continue reading

Posted in Sovversione | Comments Off on Nessuna Dipendenza, ma Nessuna Proibizione… contro il proibizionismo io decido per me!

Processi di Bologna 1999: occupate le facoltà dell’università Complutense di Madrid

In queste ultime due settimane le univesità spagnole si sono mobilitate per produrre una discussione sui processi di Bologna che si svolsero nel 1999 ai quali seguito’ una "Dichiarazione di Bologna", dichiarazione che decreto’ l’appiattimento culturale e la sua massificazione a livello europeo. Attraverso i processi di Bologna 29 ministri dell’istruzione decretarono la definitiva mercificazione del sapere, attraverso l’equiparazione dei metodi di studio e dei processi universitari in tutta europa, non curanti delle differenze territoriali, linguistiche, storiche, attitudinali di ogni paese.

Decisero che i laureati devono essere tutti uguali, omologati, dall’Italia alla Lettonia, per poter essere "competitivi" allo stesso modo nel mercato del lavoro. Insomma, merce.

Dobbiamo ringraziare le 29 eminenze se ora ci ritroviamo tutti fuoricorso, alla ricerca disperata di crediti, senza una formazione che possa essere chiamata tale, costretti a fare tour de force per preparare esami di materie di cui non ce ne frega un cazzo. Di aver reso le università luoghi di Elite per chi se lo puo’ permettere, rendendo impossibile la vita ai fuorisede, agli studenti lavoratori, a quelle fasce "deboli" come le ragazze madri, immigrati, e via dicendo.

Grazie per aver architettato un’università grigia, triste, incompatibile con i nostri b/sogni, strenuante per ritmi, tempi, spazi, rendendo la nostra formazione un grande calderone di nozioni. Grazie ancora per aver consegnato al capitale e ai suoi grandi meccanismi i nostri cervelli, le nostre passioni, i nostri sforzi, le nostre energie. Grazie per averci fatto diventare tutti precari a tempo indeterminato.

Continue reading

Posted in Sovversione | Comments Off on Processi di Bologna 1999: occupate le facoltà dell’università Complutense di Madrid

Appunti da Barcelona…

Appunti da barcelona.

E’ una citta pazza, piena di pazzi ad ogni angolo della strada.
nelle due settimane di permanenza ho avuto modo di conoscere gente da tutte le parti del mondo:
Colorado (usa)
California (usa)
Midwest (usa)
Newyork (usa) Oregon (usa)  Canada
Australia
Argentina
Mexico
England
Scotland
Irlanda
Francia
Germania
Olanda
Austria
Svezia
Svizzera
Italia
Iran
South Africa
Israele
Continue reading

Posted in Flussi di Coscienza | 1 Comment

Compagni alle armi. Non votare, spara.

Non ho votato, come tanti di voi (spero), e quindi non mi compete essere triste o felice per il risultato delle elezioni.

Qualcuno mi ha accusato di buttare al vento anni e anni di lotte per conquistare il diritto al voto, qualcunaltro invece mi accusava di votare per berlusconi non votando.

Qualcunaltro invece si preoccupava del mio futuro, dicendo che se non faccio uso del mio diritto di voto poi "da Grande" non potrò partecipare ai concorsi statali e puttanate del genere.

Inutile stargli a spiegare che il non voto è un fatto politico, atto a delegittimare la verticalità dei governi e delle forme partito, contro il concetto di stato nazione e confine, rappresentanza e delega. Inutile stare a spiegarli come l’unica società che vorrei è quella post-nomadica di gente che si desidera, dove la costruzione del "Comune" è alla base dell’orizzontalità, superando quei mostri che chiamiamo governi, istituzioni, partiti, ecceecceccecceeccc (di mostri ce ne sono veramente troppi per farne un elenco).

Ma alcune considerazioni possiamo pure darle, no? Che dire? che peggio di cosi di certo non poteva andare. La sinistra torna extraparlamentare (e sti cazzi, quei finti comunisti di merda infondo infondo un po neoliberisti devono morire tutti), Bertinotti si dimette (un’altro scemo fuori dalle palle) il veltrusca se ne sta all’opposizione, vincono su tutti quei burini fascisti della Lega, e Pdl alle stelle!

Ci aspettano altri 5 anni di malgoverno della destra parlamentare più rozza, insulsa, ignorante, fascistoide di tutta europa. Sti cazzi, tanto io me ne sto in Spagna, dove di certo non c’è il governo più comunista della storia, ma almeno Zapatero prova a portare qualche cambiamento in una direzione di certo migliore della nostra: pensando solo alla "Ministra della Difesa Donna e Incinta" cosa che in italia nemmeno tra un miliardo di anni. Forse solo se le compagne femministe prendessero le armi e facessero un’insurrezione tutta al femminile.


Che dire, un’insurrezione Queer, che sogno!
Che rimane da fare? Lo sappiamo bene, i governi vanno e vengono, ma i movimenti restano.
Quindi buttiamo giù quest’ultima amarezza del meccanismo della rappresentanza democratica, lasciamo ancora una volta che qualcuno decida per noi, e vai col mambo!

A noi cosa rimane??? One solution, revolution! (come si intonava a Firenze, dal secondo piano della Fortezza Da Basso, durante quelle spendide giornate del Social Forum Europeo)

Compagni alle armi. Non votate, sparate, che tanto è sicuramente meglio.

ps: per chi se ne sta a Roma, consiglio vivamente due incontri –  

 – 19 Aprile h. 10:30 Scienze Politiche (la sapienza)

Seminario con Toni Negri
3° giornata di autoformazione
DEMOCRAZIA E CRISI
il pensiero di Toni Negri.

Collettivo (SP)2

– sabato 19 aprile, ore 17:30

presso Esc, atelier occupato

La linea e la fuga

presentazione del libro di Luca Casarini
La parte della fortuna (ed. Mondadori)
ne discutono assieme all’autore:
Toni Negri – Tano D’Amico -Judith Revel – Marco Bascetta
a seguire reading a cura di Elena Vanni e aperitivo post-socialista

Di certo a me non me ne frega un cazzo di Casarini e del suo libro, ma vale la pena andare solo per i relatori del calibro di Toni Negri – Tano D’Amico -Judith Revel – Marco Bascetta.
Hola!

Posted in Flussi di Coscienza, Sovversione | Comments Off on Compagni alle armi. Non votare, spara.

Hola dalla città più assurda del pianeta.

Eccomi al terzo giorno di viaggio, lontano da quella triste Roma che tanto amo (e che amerò per sempre) ma che come in una bolla di vetro ti rinchiude e ti soffoca.

La mia meta è Barcelona! Una cazzo di città con più di 300 squat (situazioni abitative occupate), gente di tutto il mondo in giro per la città a qualsiasi ora del giorno e della notte. Boh, devo ancora capire una infinità di cose, ma per il momento, Welcome to Barcelona to me.

Solidarietà ai compagni romani di piazza San Marco e Pza Venezia.

Liberi TUTTI e subito! 

Posted in Flussi di Coscienza | 2 Comments