Sonetto maodadaista del befano precario!

Caro precario non ti arrendere
oggi il cielo è troppo azzurro, vatti a distendere!
il tuo lavoro e i tuoi desideri riscatterai
della tua vita e del tuo tempo ti riapproprierai.

Non starti a penare per il posto di lavoro
sia esso fisso o mobile, al padrone porta oro
non dar retta a chi ti chiama povero fesso
e a chi ti vorrebbe tutta la vita a pulire un cesso

Né a chi ti ingabbia 8 ore per pochi euro al mese
quello non è lavoro, quello è carcere senza spese!
ma anzi rispondi intensamente a costoro:
Io rifiuto il lavoro!

Reclama il reddito e crea conflitto.
il padrone prima o poi verrà sconfitto.
Questo è il vostro ordine? questo è il nostro motto!
Pagherete caro, pagherete tutto!

E domani non andare a lavorare,
il cielo è troppo azzuro, vieni ti aspetto a giocare.

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